Incontro internazionale di speleologia

29 ottobre – 1 novembre 2021

Marina di Camerota (Salerno – Italia)

Escursioni in grotte sacre

Grotte rupestri adibite a santuario o chiesa

Grotta di San Michele

La grotta è poco distante dal monte Raione, nella graziosa cittadina di Olevano sul Tusciano. Essa è uno dei più suggestivi luoghi di culto dell’Italia Meridionale. Di profondo interesse archeologico, storico-artistico e antropologico, vi sono ospitati una serie di architetture indipendenti, dotate di proprie coperture. Si tratta di sette cappelle, cinque delle quali ancora integre, risalenti al IX secolo che costituiscono, nel loro insieme, un vero e proprio complesso monasteriale. Le cappelle sono più propriamente dei martirya, cioè sepolcri di martiri, composte dalla triclìa, lo spazio destinato alla celebrazione del banchetto funerario, e dal cubiculum ossia la tomba vera e propria. Si tratta di strutture in stile bizantino come suggeriscono sia la forma a cupola che i meravigliosi cicli di affreschi di raffinata esecuzione. Il percorso di avvicinamento è un po’ impegnativo nel tratto finale, ma permette una suggestiva immersione nel bosco appenninico.


San Vito e San Biagio

La cappella rupestre di San Vito è una piccola grotta antropica che attesta, insieme a tante altre grotte cultuali presenti nel basso Cilento, la presenza nella Lucania longobarda dei monaci italo-greci (basiliani) con le loro pratiche di vita eremitica. Al suo interno, nella parete di fondo, tre nicchie, nella centrale delle quali reca incisa una croce. L’ingresso è scavato nella pietra e riproduce un portale.
La grotta di San Biagio è un riparo largo 25 x 11 m all’interno delle quali sono presenti opere antropiche fra cui un’ampia vasca. Al suo interno sono anche presenti una cappella ed un altare. Anche questa è una piccola cappella rupestre situata all’interno di una cavità naturale della falesia culminante con il diruto castello di Camerota che si apre sull’Armu, un profondo e ripido strapiombo.


Grotta di San Michele Arcangelo

La grotta sito Unesco che, come molte altre in Italia meridionale, è dedicata al culto dell’Arcangelo Michele. La grotta/chiesa si trova a breve distanza dall’abitato di Sant’Angelo a Fasanella, ai piedi di una parete alta 25 metri nei pressi del vallone del Torrente Melicupo. L’ingresso ha un ampio ed artistico portale del XV secolo e immette direttamente nella sala principale da cui dipartono due cunicoli; il primo era adibito nel passato ad ossario, il secondo si sviluppa subito dietro l’altare laterale. È interessante notare le croci incise dai pellegrini sulla roccia, gli affreschi datati al XVI secolo e una enigmatica Madonna con Bambino del XII sec. Alla grotta, nel passato, era addossata una piccola abbazia di cui restano soltanto poche rovine.


Le prenotazione alle escursioni sono possibili una volta iscritti, all’interno dell’area riservata

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